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martedì 20 marzo 2012
La carbonaia di Cessapalombo
Cessapalombo si trova sulla strada per Caldarola, è un paese molto piccolo che comprende diverse frazioni, tra cui Tribbio dove risiede il Museo delle Carbonaie. Qui abbiamo fatto una sosta di circa 20 minuti con una giovane guida che ci ha spiegato come un tempo e ancora oggi viene prodotto il carbone. Abbiamo fatto il confronto fra quest’ultimo e altri tipi di legno: il maggio ciondolo (una pianta di colore scuro e velenoso) era pesante e duro, il carbone invece risultava secco e meno pesante. Successivamente siamo andati in un’altra stanza dove c’era una piccola carbonaia. Lì ci ha spiegato a cosa serviva e come si usava. Come prima cosa venivano tagliati due tipi di legna: faggio e quercia, poi veniva posizionata in cerchio in base alle dimensioni. In questo modo sopra si lasciava un foro per sistemare le braci. Dopo aver messo delle pietre intorno alla legna, la costruzione veniva ricoperta di paia e terra per iniziare a bruciare il tutto. Così in circa 10 giorni si aveva il carbone. Dal Museo abbiamo fatto un tragitto a piedi fino ad arrivare alle grandi carbonaie in funzione. Intorno a queste c’era una costruzione rettangolare fatta di lastre di carbone da dove usciva il fumo. Dopo aver visto l’ultima carbonaia, la guida ci ha spiegato tutti i tipi di piante che ci circondava e tutte le specie di animali presenti in Italia.
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